
Il fatto che da oltre dieci anni non mi sfiori nemmeno l'idea di seguire allo stadio una squadra di pallone, aggiornandomi sulle proprie vicissitudini magari attraverso le trasmissioni varie, oppure leggendo giornali specialistici e dialogando
"in contraddittorio" con tifosi di avverse fazioni sono certo mi fa dimenticare, perdere la metà prefissata verso un qualcosa di profondo ed inalienabile dalla vita di un italiano come voi gli altri e me stesso medesimo in quanto per natali tale.
Non so cosa si celi dietro o dentro il pallone in realtà, ma qualcosa deve esserci ne sono certo, ed il solo pensarci oggi mi sta già gratificando, credetemi sono sincero come non mai e per uno come me timido, schivo, introverso, timoroso, impacciato e poco disinvolto ma completamente incapace di dire la verità come un nostro politico medio di ogni fazione e pensiero, è tutto dire.
Accertato oramai l’inconfutabile ma non trascurabile particolare che non viviamo in una democrazia grazie al nano del nord progressista, e nemmeno in una teocrazia grazie ai prodighi sforzi oscurantisti del pastore di anime tedesco, mi chiedo in che genere di stato vivo. E mi vien da riflettere che l'unica cosa che oggi ci accomuna tutti o quasi ( mi ci tolgo ) in questo paesello simpatico è il pallone. E di conseguenza, e qui ci sono anch'io non lo nego, anche se non ho visto la finale dei mondiali vinti in quanto in altre più, perlomeno per me gratificanti faccende affaccendato brutti uomini sessuali ( in quanto per me prima del pallone c'è la cella niente contro i gay però lo giuro anche se va di moda oggigiorno! ) per il pallone che non siete altro, la nazionale.
Ed è il pallone in rete della nazionale azzurra di pallone l'unico ad essere in grado di far gioire nell'abbraccio asessuale ma amorevole e scansonato, anche un ateo mangiapreti ed un cattolico fondamentalista prepostcoitale, uno del partito del nano mafioso ed uno di quello del pelato proletario in churc ed abiti su misura di taglio inglese.
D'altro canto c'è qualcosa che non mi torna nel dare troppo risalto ed importanza agli eventi sportivi in genere.