giovedì 19 giugno 2008

Pagliacci



SILVIO: (sporgendo la metà dei corpo arrampicandosi dal muretto a destra, e chiama a bassa voce) Nedda!

NEDDA: (affrettandosi verso di lui) Silvio! a quest'ora... che imprudenza!

SILVIO: (saltando allegramente e venendo verso di lui) Ah bah! Sapea che io non rischiavo nulla.Canio e Peppe da lunge a la taverna,a la taverna ho scorto!... Ma prudente per la macchia a me nota qui ne venni.

NEDDA: E ancora un poco in Tonio t'imbattevi!

SILVIO: (ridendo) Oh! Tonio il gobbo!

NEDDA: Il gobbo è da temersi M'ama... Ora qui me 'l disse... e nel bestiale delirio suo, baci chiedendo, ardia correr su me!

SILVIO: Per dio!

NEDDA: Ma con la frusta del cane immondo la foga calmai!

SILVIO: E fra quest'ansie in eterno vivrai?!

I PAGLIACCI (21 Maggio 1892) libretto di Ruggero LEONCAVALLO, musica di Ruggero LEONCAVALLO


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