venerdì 4 luglio 2008

Homeless



Che la cerniera del tempo automaticamente si incastri, si rompa, si collochi irremovibilmente a metà patta: io sono come un barbone, un homeless e un uomo singolo steso sul marciapiede! Non so cosa sia la vita oggi, sono solo un uomo col viso rivolto al cielo supino sull'asfalto difeso dal cartone di Tavernello che mi rende protagonista e dal maglione marcio, eppure so di essere chi sono, non ho pretese che quelle di vivere la mia vita: ripenso spesso al lontano giardinetto ancestrale che emana profumo di bei fiori, al glicine acre della mia gioventù, mentre il cielo gravido di pioggia mi chiede un ponte, una galleria o un bel balcone da trovare per la via, ma penso che son stanco e che i fili del tram che danno energia alla vita si intersecano e resto fermo, si intrecciano e non mi muovo, ed il tempo passa e certo è solo che anch’io passerò ma sono e resterò felice anche di questo, un parallelamente comunque e mio malgrado esser presente...cosa ho fatto nella vita e cosa farò, ben poco credo...ma il tempo...ho amato e bruciato ed ora brucio questo breve attimo, questo tempo ingrato, questo essere nell'attimo,come spazzatura di lato. Luglio è il mese dei fichi, e li vedo grandi sul bancone adiacente, sperando il fruttivendolo ne getti qualcuno non marcio ma ammaccato nel bidone che mi da sostentamento.

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