martedì 12 febbraio 2008

Intolleranza ai mezzi di sintesi


Come dire senilità galoppante irreversibile oppure continua esposizione al susseguirsi delle stagioni o impossibilità di respirazione in assenza di ossigeno o…inutile continuare all’infinito ad elencare tutte quante le inezie del vivere proprie di TUTTI gli esseri umani e mortali. Ermanno si barcamena tra eroina, sballi di ogni genere, vita morigerata e salutista da 40 anni, è un vecchio freak, forse l’ultimo dei sopravvissuti, difficile immaginare guardandolo che è nato pochi anni dopo mio padre, sembra leggermente più grande di me quando sorseggiamo un negroni in un qualsiasi caffè di Roma Bologna o Pescara, città dove è possibile incontrarlo, lavora come cameriere perché ad uno come il mio amico, nessuno e dico nessuno darebbe un lavoro di una qualsiasi responsabilità, ma forse è lui stesso a non desiderarlo, ed anche se pochi sanno che il suo modo di vivere è cambiato dopo un incidente maledetto in vespa nel quale il passeggero, guidava lui ed ha incontrato a 16 anni una bone machine, suo intimo amico, fratello e quando dico fratello non voglio dire solo fratello ma fratello-amico-fratello, ci ha lasciato le penne mentre lui si è fratturato in molteplici punti lo scheletro, viene considerato un pessimo elemento che si è “fottuto” con le sue stesse mani. A distanza di decenni ci sono dei giorni in cui non riesce nemmeno ad alzarsi dal letto e non può certo fare il suo mestiere di cameriere perché i “mezzi di sintesi”, i chiodi e le placche utilizzate dagli ortopedici per ricostruire le fratture ed oramai calcificati ed irremovibili quasi se non attraverso interventi per i quali non verrà mai chiamato ad essere operato dagli ospedali pieni e straboccanti di pazienti “urgenti” in lista d’attesa, e deve ricorrere all’eroina per lenire i dolori lancinanti. Quando il professore che mi ha operato si è venuto a presentare, ovvio il Cellophan è persona “importante” che ha conoscenze della sua stessa risma dislocate in punti strategici, una sorta di massoneria del fotti le autorità per ottenere quello che spetterebbe a TUTTI di diritto, innocentemente sottolineava “…i mezzi di sintesi come il tuo ne utilizziamo parecchi, è raro che tornino indietro!”…cioè che fate?...li riutilizziamo sembrava sottintendere…ma non è questo il punto, il dramma è che ero stato operato in un luogo diverso e per ovvi motivi di praticità era più di un anno che attendevo nel medesimo l’estrazione che ho potuto ottenere solo grazie ad amicizie influenti nell’arco di due settimane, e le sottolineo, in un altro posto dove non avevano nemmeno la chiave esatta dei produttori del mezzo che serbavo nel centro del mio femore, le quali hanno dovuto giustificare l’intervento con la dicitura intolleranza ai mezzi di sintesi, la stessa intolleranza che non ho solo io ma che hanno TUTTI. Ora ovvio ci sono delle priorità da rispettare, se c’è una lista di fratture hanno certo la precedenza rispetto ad una semplice estrazione ed è giusto, ne sono convinto ma ti inducono a demordere e…fra 20 anni???...sarebbe venuta anche per me la mattina in cui avrei dovuto telefonare al pusher per farmi portare della morfina???...bhà…certo, forse non sarebbe successo mai!!!...o forse si!!!...sempre meglio prevenire non credete anche voi???
sempre Vostro affezionatissimo Herry Cellophan

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